Cultura, storia, emozioni

L’Alcazar di Colombo, storie di corsari e conquistadores

Scopri insieme a Direzione Caraibi la storia di Santo Domingo, partendo dall’edificio simbolo del suo meraviglioso centro storico: l’Alcazar del Colón

Dopo aver percorso la suggestiva calle “El Conde”, la strada pedonale che da Puerta del Conde taglia in due la zona coloniale della città, si giunge a un grande palazzo costruito agli inizi del 1500 su specifica richiesta di Diego Colombo, vice-re delle Indie e figlio di Cristoforo, il più famoso navigatore della storia: è l’Alcazar del Colón.

Interamente fabbricato in pietra corallina con il lavoro di migliaia di indigeni, l’edificio unisce lo stile mudejar e il gotico, creando il primo e più sontuoso palazzo europeo del paese e la più antica residenza coloniale del Nuovo Mondo. L’Alcazar è stato il luogo strategico dal quale la Corona Spagnola ha pianificato la conquista di buona parte dell’America del Sud: è da qui che Cortez, Pizzarro, Balboa e Velazquez hanno organizzato le campagne in Messico, Perù, Panama e Cuba.
Nel 1588 il palazzo fu saccheggiato dal corsaro Sir Francis Drake e fin da allora cominciò un lungo periodo di decadenza che lo portò a una graduale rovina. Nel 1850 fu dichiarato Monumento Nazionale e nel 1955 è stato attentamente restaurato su progetto dell’architetto spagnolo José Barroso. La magnificente facciata su due livelli di color bianco corallo è decorata con archi e colonne.

Oggi l’edificio ospita il “Museo Alcázar de Diego Colón”, la più importante collezione di opere d’arte europea presente in tutto il mondo caraibico.
Le venticinque stanze, completamente restaurate (in origine erano oltre cinquanta), contengono mobili, armature, arazzi e oggetti religiosi originali, risalenti ai  secoli XIV, XV e XVI: tra gli 800 pezzi, spiccano i bargueños (stipi tipici spagnoli), la collezione di strumenti musicali e alcuni dipinti di Dürer e Pellicer.
Dal terrazzo panoramico lungo i faraglioni è possibile ammirare tramonti mozzafiato su Santo Domingo e sul Fiume Ozama.

2017-08-11T07:02:33+02:008 Agosto 2017|Cultura, storia, emozioni|